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Classe 1935, Vito Disabato o, come lo chiamano i suoi conoscenti, “Vitino”, è uno di quegli altamurani che nella seconda metà degli anni ’50 scelgono la strada dell’emigrazione per andare incontro ad un futuro migliore. La povertà e il desiderio di riscatto sociale lo spingono a lasciarsi alle spalle quanto gli è più caro: la famiglia, gli affetti, la routine, dura ma rassicurante, […]